Il rullo dei tamburi
Dal 7 aprile al 12 settembre 2004
Lo strumento ed il suo uso in guerra, nella tradizione e nella vita quotidiana in mostra al Castel Roncolo
Da secoli le percussioni scandiscono la nostra vita e nessuno è in grado di sottrarsi alla potenza del loro messaggio. Chi si è avvicinato al magico ritmo ha provato il desiderio di toccare lo strumento e farne risuonare la musica.
La varietà delle percussioni
La mostra allestita a Castel Roncolo è un'occasione per avvicinarsi ad uno degli strumenti più magici e versatili che esistono al mondo: la sua varietà stupisce sia nelle forme sia nel suono.
A volte esso somiglia al battito profondo e regolare del nostro cuore, a volte invita con ritmo incessante e coinvolgente alla danza, altre volte è delicato e musicale come il tocco delle dita che ne accarezzano la pelle tesa all'estremità. In altri frangenti, il loro rullo crudele annuncia l'imminente esecuzione di delinquente degno di pietà.
In altri angoli del mondo, ai tamburi viene attribuita un'anima: il loro suono accompagna gli sciamani, donne e uomini, nel lungo viaggio nel mondo degli spiriti con un ritmo che induce all'estasi.
Nessun altro strumento segna con simile decisione il ritmo, le azioni ed i sentimenti delle persone su così vasta ed estesa scala.
Il tamburo dà il via alla battaglia
Le percussioni sono un compagno fedele del signore delle armi: esse accompagnano i soldati nella marcia e li lanciano nella battaglia. I loro segnali sono fonte di orientamento durante la notte cruenta, comandano l'assalto dei combattenti o annunciano la loro ritirata. Il loro ruolo nel combattimento è storia contemporanea: come per le bandiere la loro perdita è una sconfitta e la conquista è segno di vittoria incontestata.
La mostra ospita i trofei di alcune di queste battaglie con testimonianze della storia vissuta sui campi di battaglia. Uno degli oggetti esposti più prestigiosi ricorda una battaglia contro i turchi di oltre 400 anni orsono, un altro è reperto della guerra ai francesi del 1809.
I Lanzichenecchi e le truppe tirolesi
Nell'area mitteleuropea i tamburi sono utilizzati dai lanzichenecchi e dalle truppi tirolesi fin da XVI secolo. Accanto alla loro funzione strategica, essi sono naturalmente e soprattutto anche strumenti musicali per l'animazione: gli stessi usati sul campo di battaglia vengono suonati nelle province per ritmare le danze popolari.
Assieme ai semplici flauti traversi in legno sono gli strumenti dei musicisti dei matrimoni, compagni secolari delle marce pubbliche delle compagnie di soldati per ritmare il passo.
Esse servono ad annunciare di aver colpito il bersaglio nei tornei di tirassegno. Solo con la nascita e la diffusione capillare delle bande musicali circa 200 anni orsono, essi perdono il ruolo principe e passano alla funzione di zccompagnamento, ma il loro fascino permane nella preziosa ed accurata fattura artigianale, nella decorazione che ne fa delle piccole opere d'arte e nella capacità di coinvolgere e ritmare.