Castel Roncolo
Edificato nel 1237 su uno spuntone di roccia, il castello è stato più volte ampliato e restaurato e conserva splendidi affreschi che narrano scene di vita cortese, episodi di caccia, tornei cavallereschi e momenti di vita quotidiana.
Dal 19 aprile 2000, in occasione dell'apertura di una mostra e dopo un profondo sonno quasi da "Bella Addormentata", Castel Roncolo è nuovamente accessibile al pubblico e restituito ai bolzanini, agli altoatesini ed a tutti i visitatori e visitatrici provenienti dall'Europa e dal resto del mondo.
Situato all'imbocco della Val Sarentino, a nord della città, il castello è comodamente raggiungibile a piedi percorrendo la verde passeggiata Lungotalvera oppure in bicicletta attraverso la pista ciclabile.
Non mancano gli spunti letterari come la rappresentazione dell'avventura di Tristano ed Isotta e quelle di Re Artù con i suoi cavalieri della tavola rotonda. Trattasi del ciclo di affreschi a soggetto profano più grande e meglio conservato del Medioevo.
Molto interessanti anche le manifestazioni culturali e le mostre che animano periodicamente la corte e le sale del castello. All'interno un accurato servizio di ristorazione offre la possibilità di degustare la gastronomia tipica locale in un ambiente medievale.
Castel Roncolo, che con le sue mura si erge pittoresco su un lastrone di porfido all'ingresso della Val Sarentino, è la rocca dei bolzanini.
La fortezza originaria fu edificata nel 1237 come residenza dei Signori di Vanga. Nel XIV secolo fu acquistata da Niklas e Franz Vintler. Alla morte di Niklas Vintler i nuovi locali vennero affrescati prendendo spunto da svariate opere letterarie, di cui la più famosa è ancor oggi la tragica storia d'amore di Tristano e Isotta.
Il più ampio ciclo di affreschi profani del medioevo fu realizzato tra il 1388 e il 1410 per volere di Franz Vintler, un borghese il cui obbiettivo era "diventare cavaliere". Egli fece rappresentare il mondo cortese del tardo medioevo - un mondo che in quel periodo stava già cominciando a decadere.
L'imperatore Massimiliano I avviò all'inizio del XVI secolo il restauro degli affreschi nella Casa d'Estate. Nel 1893 l'imperatore Francesco Giuseppe donò il Castello restaurato alla città di Bolzano.
Accanto alle vicende movimentate della sua costruzione ed al suo attuale, romantico stato che incanta i visitatori invitandoli a restare all'interno delle sue mura, la vera attrazione si trova al suo interno, nel Palazzo Occidentale e nella Casa d'Estate, dove gli ambienti affrescati ospitano il più grande ciclo di pittura profana del Medioevo.
Questo rende Castel Roncolo un maniero "illustrato", un castello di immagini che sembra scaturire direttamente da una favola, particolarità questa che oltre a dare emozione ai visitatori ed alle visitatrici di oggi ha soprattutto estasiato i romantici. Infatti il gusto del Romanticismo ha fatto sì che Castel Roncolo sia stato il castello più disegnato, dipinto e fotografato del XIX secolo diventando per questo motivo "il maniero illustrato" per antonomasia.
Qui, in un gioco di luci e di ombre, il Medioevo si intreccia con il Rinascimento, il Romanticismo e l'epoca contemporanea, e attraverso la consapevolezza di questo passato può assurgere a simbolo inconfondibile anche per la storia di questo Millennio che si è concluso. Risvegliandosi dall'ultimo, profondo sonno il Castello incontra il futuro, promuovendo un progetto di apertura al turismo ed alla cultura cauto e rispettoso.
L'attuale comunicazione è segnata dal telefono, Internet, e-mail, e ci si può aspettare che quella futura collegherà le persone in tempi ancora più rapidi. Ma le capacità di apprendimento dell'essere umano hanno limiti biologici; ognuno ha bisogno del tempo che gli è necessario, deve poter arrivare.
Nel lontano anno 1833, in viaggio dalla Baviera in Italia, il re Ludovico I di Baviera visitò anche Castel Roncolo, del quale aveva tanto sentito parlare e che fu, per lui così amante della letteratura medievale, un'entusiasmante sorpresa: un ciclo di affreschi dipinti tra il 1388 ed il 1410 di tale preziosità da non avere uguali in Europa.
Il Re, dopo la visita, assaporò un pranzo memorabile e sorbì una cioccolata calda. Quindi proseguì il suo viaggio in Italia. La notorietà di Castel Roncolo, il maniero illustrato, si diffuse in tutta Europa e generò un flusso di visitatori che dura ancora oggi.
Le strade per Castel Roncolo sono sentieri tranquilli che devono essere affrontati passo per passo. Castel Roncolo non è adatto a visite veloci, ma è un viaggio nel passato, un viaggio verso la comprensione del passato, un viaggio in un mondo che è nuovo ed antico nello stesso tempo e che non può essere raggiunto in alcun altro modo.
Arrivare a Castel Roncolo significa anche "potersi riposare" in questo luogo. Un progetto questo che, offrendo una fruizione nuova, placidamente gradevole del castello, servirà da modello per una forma di turismo rilassante che favorendo la percezione di un'esperienza intensa lascerà ricordi vividi e memorie positive.
Apertura del cammino di ronda sulla facciata anteriore di Castel Roncolo
Nel 2009 è stato riaperto al pubblico il cammino di ronda che si trova sulla facciata anteriore di Castel Roncolo. Questa parte del cammino di ronda è rimasta fino ad oggi chiusa ai visitatori. Durante l'estate sono stati eseguiti i necessari lavori di consolidamento per renderlo accessibile al pubblico.
L'odierno aspetto del cammino di ronda è databile agli inizi del XVI secolo. Nell'aprile dell'anno 1520 una violenta esplosione distrusse la zona del portone di accesso a Castel Roncolo e gli edifici adiacenti. La causa fu probabilmente da ricercare nella negligenza dell'allora curatore del castello Simon Grünberger, che rimase sepolto sotto le macerie. La polvere da sparo che era depositata in un magazzino vicino al portone esplose e aprì un grosso squarcio nella cinta muraria medievale, che crollò completamente insieme al cammino di ronda. Entro il 1531 il portone di accesso, la cinta muraria con le sue lunghe feritoie e il cammino di ronda con il suo sporto sopra al portone di accesso furono completamente ricostruiti. Tra l'anno 1884 e il 1888 il cammino di ronda fu dotato di una nuova tettoia e le superfici intonacate sono state restaurate tra il 1995 e il 2000.
Come arrivare a Castel Roncolo
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Con mezzi privati fino al parcheggio sottostante, con la linea di autobus pubblico numero 12 nei giorni feriali e con la linea numero 14 nei giorni festivi (biglietto acquistabile in tutti i tabacchini), con il bus navetta gratuito da Piazza Walther al castello attivo durante il periodo estivo.
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Il castello è collegato al centro con una comoda passeggiata ed una ciclabile nel verde del Lungotalvera.
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Dalla fermata del bus/bus navetta o dal parcheggio, si prosegue a piedi (5-10 minuti). Si consiglia l'uso di scarpe idonee.