Museo dei Presepi
Collocato nella torre romanica dell'Abbazia, mostra presepi antichi di cui uno risalente al 1750 circa ed una rassegna dell'attuale produzione di presepi in Alto Adige, nonchè una quarantina di pezzi di gruppi di figure di arte popolare.
Il Convento benedettino Muri di Gries, uno dei più antichi dell'Alto Adige, raggiungibile in circa 20 minuti dal centro storico, oltre ad un prezioso patrimonio artistico-architettonico, custodisce anche una curiosa e non meno affascinante collezione di presepi.
La raccolta è sistemata nei suggestivi ambienti ricavati nell'antica torre di guardia, che nel XII secolo faceva parte di un castello fortificato. Oggi la torre ospita anche la sede dell'Associazione sudtirolese Amici del Presepe.
Il presepe più antico risale agli inizi del XVII secolo, anche se in realtà non si tratta di un vero e proprio presepe, bensì di un cosiddetto "Fatschenchristkindl", vale a dire un Gesù Bambino in fasce. La figura del Bambin Gesù, avvolto nelle bende infatti, è adagiata in una cassettina ed è circondato da una serie di angioletti. Questa minuscola rappresentazione, per lo più in cera e lembi di tessuto, veniva donata alle fanciulle che varcavano la soglia del convento per prendere i voti, rinunciando così alla maternità.
La piccola composizione doveva rappresentare una sorta di consolazione per il loro sacrificio. Allo stesso periodo risale anche un presepe in terracotta dipinta, appartenente alla famiglia dell'attuale abate Benno Malfèr. Di particolare interesse anche due presepi in stile barocco, risalenti al 1750.
Gran parte delle composizioni comunque risalgono a non più di 20 anni fa e provengono dal concorso che si tiene ogni anno e che ha permesso di mettere insieme una interessante rassegna di opere contemporanee, costruite con i più disparati materiali, come carta, legno, cartapesta, ceramica. Non mancano pezzi di valore, non solo come quelli usciti dalle mani di un autentico artista dei presepi, Claudio Mattei, ma anche di gente comune.
I presepi inoltre non si limitano alla rappresentazione della Natività, ma riproducono anche scene del Vecchio e del Nuovo Testamento, quali la strage degli innocenti, la visita al tempio e così via. Interessanti anche i cosiddetti "presepi di strada madrileni", che riproducono lo scorcio di una strada, nella quale la Sacra Famiglia resta praticamente seminascosta, stimolando la curiosità del visitatore.