Museo Mercantile e Palazzo Mercantile
Il Museo Mercantile ripercorre la storia economica della città di Bolzano ed ospita collezioni di documenti, dipinti ed arredi dei secoli XVII e XVIII. È allestito nel Palazzo Mercantile, che fu già sede prestigiosa del Magistrato Mercantile, istituito nel 1635, e della Camera di Commercio.
L'itinerario cronologico si articola tra salette di riunione, stanza del cancelliere, salone d'onore, con gli arredi, i documenti d'archivio, i quadri e gli oggetti d'arte originali. L'ampia scalinata di accesso con i due portali d'ingresso ed il lungo balcone evidenzano lo stile architettonico barocco tipico italiano.
Unico palazzo rinascimentale - barocco inserito nell'angusta architettura dei Portici. Vi si può ammirare una raccolta di quadri e mobili d'epoca barocca a testimonianza della prosperità dell'anima commerciale bolzanina. Notevoli la disposizione e l'arredamento del Salone d'Onore e della fastosa scalinata interna che conduce al primo piano. Aula del Tribunale Mercantile.
Il Palazzo Mercantile è l‘antica sede del Magistrato Mercantile, organo giurisdizionale dell'attività fieristica di Bolzano istituito nel 1635 dall‘arciduchessa Claudia de‘ Medici. Il Magistrato aveva il compito di far rifiorire la vita commerciale cittadina con provvedimenti speciali atti a regolare in tempi brevi eventuali controversie fra i mercanti provenienti da diverse località.
L'attuale edificio fu eretto tra gli anni 1708 e 1727 dai fratelli architetti Giovanni e Giuseppe Delai su progetto dell'architetto veronese Francesco Perotti.
Bolzano è da sempre un nodo vitale di scambi tra il centro Europa ed i territori italiani. Nei principi ispiratori di Palazzo Mercantile, sede storica del Magistrato Mercantile, si riassume l'epoca d'oro del commercio internazionale, che tanta parte ebbe nello sviluppo sociale ed economico del capoluogo atesino.
La monumentale ed articolata architettura barocca del palazzo, edificato nel primo quarto del XVIII secolo su disegno dell'architetto veronese Francesco Perotti, è testimonianza tangibile di questa vocazione mercantile già viva in epoca medioevale e rinascimentale e definitivamente consacrata con gli Statuti promulgati dall'arciduchessa Claudia de‘ Medici, reggente del Tirolo, nel 1635.
A quest'epoca, Bolzano si colloca di diritto nella posizione di piccola ma efficiente città mercantile, favorita dalla posizione geografica a ridosso dei valichi alpini di transito, emergendo come "centro di cristallizzazione della nazione commerciale italiana e tedesca e dei mercanti locali". Un ruolo vivace ed attivo che vide non solo la crescita di un nuovo stile borghese, ma che contribuì alla nascita di una gestione del commercio ispirata da una profonda apertura internazionale e basata su precisi ed innovativi ordinamenti giuridici.
La "casa" del commercio apre al pubblico dopo un restauro architettonico, cui si è affiancato il riordino museale di gran parte delle importanti raccolte d'arte in essa contenute. Un percorso parallelo che si articola negli spazi dell'edificio, in equilibrio tra storia economica e descrizione degli ambienti, impreziositi dagli arredi originali, dai documenti, dalla ricca quadreria (oltre cinquanta dipinti con opere di J.U. Mayr, A. Balestra, U. Glantschnigg, M. Knoller, A. Marchesini, I. Unterperger), dai raffinati oggetti d'arte applicata.
La visita si conclude simbolicamente nell'imponente Salone d'Onore del primo piano - aula del Tribunale mercantile e cuore del palazzo - dove la storia sembra aver apposto un sigillo epocale, mantenendo inalterati il pàthos e le suggestive atmosfere del pieno Settecento.