Gottfried Hofer
Il pittore Gottfried Hofer nacque a Bolzano nel 1858 in quella che oggi è via Museo da padre pasticcere. Hofer visse fra Bolzano, Monaco, Parigi e negli anni piú tardi anche ad Amburgo, Roma e Berlino, dove morì nel 1932.
Il padre di Gottfried Hofer, Alois, un mugnaio originario di Laion, aveva aperto una pasticceria, tuttora in funzione, in Fleischgasse 138 (oggi via Museo 4) al pianterreno dell'edificio in cui viveva la famiglia. La madre era una levatrice, Therese Ribenser. L'abilità nella decorazione dei dolci fu il primo segno di un'inclinazione che portò il giovane Gottfried all'Accademia di arti figurative di Monaco (1876) dove ebbe per maestro Ludwig von Löfftz.
Viaggi in Italia, soprattutto a Venezia, e a Parigi completarono la sua formazione di artista eclettico, tecnicamente abilissimo che, pur rimanendo nel solco della tradizione realista, si aprì cautamente verso esperienze quali il simbolismo e l'impressionismo.
Non fu, dunque, artista di rottura, bensì un attento osservatore del mondo, in particolare quello legato all'aristocrazia e all'alta borghesia tedesca dell'età guglielmina, di cui fu uno dei ritrattisti preferiti.
Visse a Roma dal 1895 al 1910 aderendo al gruppo dei Deutsch-Römer, si trasferì quindi a Berlino, lavorò a Brema, Amburgo, Lubecca, Posen (Polonia) e su una delle isole di Brioni, vicino a Pola.
Eclettico, singolare ed itinerante, lavorò, fra le altre località, anche a Madonna di Campiglio quando il turismo era ancora un fenomeno elitario. Passò molte sue estati a Madonna di Campiglio (1891-1924) anche perché località turistica alla moda, frequentata da personaggi illustri che gli commissionavano i loro ritratti. Le preferì infine Fex (Svizzera) dove, dopo la morte avvenuta a Berlino il 20 novembre 1932, riposano le sue ceneri.
Hofer fu un grande amante della montagna di cui fu appassionato frequentatore ed assiduo interprete nella sua opera.
Il suo migrare fra le città europee, le corti, ma anche le Dolomiti del Brenta e la sperduta capanna Hofer fatta costruire dal pittore stesso come atelier sul monte Spinale a Madonna di Campiglio, rappresentano intrecci che si riflettono sulla sua personalità e fissano nell'opera i cambiamenti d'epoca, gli abbozzi della nascita del turismo e della sua trasformazione in fenomeno di massa.
L'edificio neobarocco del municipio di Bolzano ospita al secondo piano la sala del consiglio, sede dell'omonimo organo comunale, l'ambiente più prestigioso e ricco di carica simbolica, affrescato mirabilmente dal pittore Gottfried Hofer.
Gottfried Hofer (1858-1932): il pittore e Bolzano
Dal 9 giugno al 29 luglio 2007
Pittore scivolato nell'oblio, Gottfried Hofer viene celebrato dalla sua città natale con una mostra in Galleria civica in Piazza Domenicani 18, Bolzano.
L'esposizione alla Galleria Civica di Bolzano segue quella proposta la scorsa estate a Madonna di Campiglio, la prima in Italia dedicata all'autore, approfondendo la sezione sull'opera hoferiana più legata alla storia di Bolzano: i dipinti della sala del Consiglio del nuovo Municipio, edificio di cui proprio quest'anno si festeggia il centenario (22 dicembre 2007).
Altre due sezioni completano il percorso attraverso l'esperienza artistica di Gottfried Hofer proponendo i lavori realizzati nei suoi primi anni d'attività e le opere legate a Madonna di Campiglio, di cui decorò il salone del Grand Hotel Des Alpes, nonché la sua produzione più tarda.
Fra la novantina di opere raccolte si possono segnalare "Una cena con Bismarck e l'aristocrazia di Amburgo" (1893) e i relativi studi, "I miei genitori" (1885), "Anziana" (primi del 1900), "La difesa della preda" (1908), i numerosi quadri dedicati alle Dolomiti di Brenta, le teste di carattere.