Chiesa di San Vigilio al Virgolo
La chiesa di San Vigilio al Virgolo, documentata per la prima volta nel 1275, fu costruita alla fine del XII secolo sul luogo di un più piccolo edificio sacro altomedievale (VI-VII secolo), come cappella del castello di Weineck, infeudato a ministeriali del vescovo di Trento, che si trovava sul dosso roccioso soprastante.
Nella sua fase romanica la chiesa di San Vigilio si mostra intimamente connessa alle sorti del castello di Weineck: subì un rovinoso crollo sul finire del Duecento, forse in occasione dell'attacco sferrato da Mainardo II nel 1292 alla rocca di Weineck.
Immediatamente dopo la chiesa venne ricostruita in forme gotiche e decorata con un pregevole ciclo pittorico eseguito intorno al 1385-1390: la raffigurazione nel catino absidale e sull'arco santo è conservata in modo frammentario.
Sulle pareti della navata sono narrate le Storie di Maria (a destra) e le Storie di San Vigilio (a sinistra). I dipinti interni sono opera organica di una stessa bottega, in cui si possono distinguere due artisti: l'autore degli episodi dedicati a Maria, identificabile con il Secondo Maestro di San Giovanni in Villa e titolare della bottega, ed il responsabile del ciclo dedicato a San Vigilio.
Risentono entrambi dell'influsso del pittore padovano Guariento, che, verso il 1360, aveva decorato la distrutta cappella di San Nicolò nella chiesa dei Domenicani di Bolzano.
I dipinti sulla facciata, in cattivo stato di conservazione, sono del Maestro di San Valentino a Siusi, del 1390 circa.
L'edificio annesso alla chiesa, costruito poco prima della metà del XV secolo e oggi adattato ad abitazione privata, era originariamente l'alloggio di un eremita.